venerdì 16 novembre 2007

VOGLIO SPOSARMI ED AVERE UNA FAMIGLIA

piccolina Età: 22 Buongiorno, è la prima volta che scrivo on line per una consulenza con uno psicologo, misento un po a disagio e un po "stupida" le racconto un po di me ( tanto è poco visto la mia età ) sono una ragazza di 22 anni sono nata in una famiglia con un livello culturale medio-basso e con finanze basse oltre alle varie problematiche economiche, sono la maggiore su 3 sorelle. i miei problemi credono hanno inizio dai miei 7-8 anni circa, sono stata unbanìmbina molto vivace e sportiva, ho sempre ( e tutt\' ora) pratico sport.i miei genitore non hanno quasi mai partecipato alle mie iniziative sportive,ai miei risultati scolastici e scelte lavorative. insomma ho sempre fatto quasitutto da sola fin da piccola.le mie sofferenze maggiori iniziano a scuola, ho sempre sofferto perche i mieigenitori non partecipavano alle riunioni scolastiche ( molto molto raramente )alle medie andavo molto male ma non sono mai stata bocciata alle superioriandavo molto bene ma anche qui i miei non si impegnavano a venirea scuola aparlare con i professori a prendermi il libretto delle giustificazioni ecc.....per fortuna sono sempre stata molto conscenziosa e sapevo che andavo a scuolaper me stessa e che era mio dovere studiare per un futuro piu\' sicuro. lascelta dell\' istituto l\'ho fatta da sola e ora sono contenta perche\' lavoropresso una grande azienda per il turismo,sono in regola e stipendiata ( anchese non mi permette di comprarmi una casa purtroppo .all\'età di 20 anni sono andata a vivere da sola, perche\' non riuscivo piu\' astare con i miei, non ho un buon rapporto. inoltre mio padre se ne è andato dicasa dando la colpa a noi figlie che il rapporto tra mia madre e lui non andavaperchè non abbiamo fatto niente per salvarlo, io stavo entrando in depressionee avevo bisogno dei miei spazi.in questo tempo ma già quando vivevo ancora coni miei ho conoscito il mio attuale ragazzo di circa 12 anni più grande di me.dopo 6 mesi che stavamo insieme lui è partito per lavoro per 3 anni c.a etornava a casa solo ogni weekend.lui è indipendente vive da 6 anni da solo eio da 2.è un tipo molto razionale sicuro di se e molto concreto fedele almenocredo gli piace andare in palestra, dolce a modo suo.sono 4 anni che stiamoinsieme e gli ho chiesto di andare a vivere insieme visto che ora è tornato alavorare vicino casa anche se ogni tanto va fuori per lavoro.ma sono 2 anni chemi dice che non è pronto che per lui è presto e che anche io visto la mia etànon devo avere fretta nell andare a vivere insieme perchè ho una casa, cipossiamo vedere tutte le sere, perchè andiamo in palestra insime i finesettimana dormo sempre da lui e proprio per questo non dovrei avere motivo divolere adare a vivere con lui perchè tanto che cambia? mi dice sempre.è vero che molto spesso litighiamo perchè io non voglio che il venerdi sera luivada a ballare con gli amici è una cosa che non sopporto, perchè non sono maicontenta perchè non mi basta mai quello che mi da ( è quello che mi dice lui)si è vero che eè cosi ma perchè io non mi voglio accontentare delle cose chelui mi da piano piano. io ha lui ho dato tutto il mio cuore e me stessa parlosempre con lui gli racconto tutto e lui no.passiamo momenti belli insieme, iosono contenta semplicemente se lui viene a pranzo da me perchè ho piacere acucinare per lui, stare sul divano con lui, farmi abbracciare da lui ( non lofa spesso perchè è un un po orso.ma a me sta bene insomma a grandi linee il nostro rapporto va bene ma da parte mia inizia arompersi un po perchè voglio andare a vivere con lui mentre lui no. io sento ilbisogno di tornare a casa dal lavoro e trovare lui, cucinare per lui, farmicoccolare da lui la sera, andare a letto e svegliarmi con lui, non voglio piùstare sola a casa mangiare da sola e fare le mie cose da sola. ora sono stancadi pensare sempre a me stessa, non ne posso più è tutta la vita che pensosempre per me che vado avanti da sola con qualunque decisione.è ora di farlo indue.lui dice che si deve abituare a vivere in due, ad avere me che gli occupoil bagno, trovarsi le mie cose in giro per casa dice che le rimane difficile maio penso che sia solo una scusa, come si fa ad abituarsi a queste cose se nonci si prova? come posso convincerlo di andare a vivere insieme? lo so che sonogiovane ma ci sonostate tante cose nella mia vita che ora mi hanno portato nonha fare la 22 enne ma la 30 enne quindi che male c\'è se anche sono giovanesentirsi pronta per una convivenza?e che penso di avere una famiglia e sposarmi io credo che non ci sia niente di sbagliato in me ma la società mi butta giùtutti mi criticano perchè voglio queste perchè penso ad avere una famiglia e avoler fare la mamma!.grazie mille è un pom difficile spiegare la situazione per emaio quindi non so se sono stata comprensiva ho scritto le prime cose che mi venivano in mente .spero di riuscire a partecipare al vostro seminario a roma in dicembre.

AMORI SAFFICI

Aviatore Età: 15 Salve, io ho un grosso problema. Sono innamorato della mia migliore amica. Che è lesbica. Sono in una situazione stranissima:ci conosciamo da 5 anni.Siamo come fratelli. sattamente, la sensazione è questa.Ci siamo sempre comportati come 2 fratelli maschi. Lei si è accorta di avere questi gusti quando a 6 anni si innamorò della sua baby sitter.Gusti che poi non sono piùcambiati. Ha sognato porno con ragazze ,ha fatto di tutto per sembrare maschio, è stata insieme a ragazze (su cui tra l'altro esercita molto fascino), a 18 anni ha intenzione di operarsi per cambiare sesso e diventare maschio a tutti gli effetti. Odia il contatto fisico con i ragazzi, perfino con me che per lei sono come un fratello.Io sono innamorato di lei da 10 mesi.Vivo una situazione stranissima però perchè,dato che lei appunto ha tutti questi atteggiamenti maschili, io l'ho sempre trattata come farei con 1 ragazzo. Mi rivolgo a lei usando il maschile, la considero il miO migliore amicO, ho raggiunto con lei un'alchimia impareggiabile. Ma allo stesso tempo la desidero perchè come ragazza è bellissima, perchè é la persona più eccezionale davanti alla quale mi sia mai trovato di fronte, la amo come non ho mai amato nessuna.E quindi provo contemporaneamente amicizia fraterna e amore, e questo miscuglio mi logora,mi consuma.. poi provo per lei molta dipendenza, soffro anche di molta sudditanza verso di lei a causa di quello che rappresenta per me, sia come amico che come amore...
marzia7 Età: 20 Volevo un consiglio le spiego tt molto brevemente sono una ragazza lesbica che all eta di 17 ani si e messa con un ragazza della sua tessa eta'ad un certo punto della mia storia con lei dopo 1 anno anke se la nostra storia sembra consolidata ormai visto ke una viveva in funzione dell'altra io tradi la mia fidanza e x ulteriori 4 mesi ho portato avanti due storie parallele confidando xo il tradimento e pass i 4 mesi mette con l'altra xso xo ad oggi non sono riuscita a dimentica a maggio di quest annoinfatt siamo state assieme x altri 3 mesi e poi e finita xk lei nn si sent piucm una volta dice che prova rabbia rancore ecc.. ci sono stata malissimo e nnci siamo piu parlate x 3 mesi ora tre gg fa le mando un mex a cui le risp cisi vede e nei 2 gg succ suc la cosa piu bella che una xso desidera tornaassieme a qst xso solamente che qst xso di nuovo dice di essre confusa che nnsa realmente ql che vuole... ce da premett che io sn stata la sua unica e verarelazione mentre io ne ho avute altre xo nn riesco diment e sto male che fare

FIDARMI ANCORA?

vincenza Età: 24 Sto con il mio ragazzo da quasi sei anni. La nostra storia è iniziata un po' male perchè già da subito per poter stare assieme abbiamo dovuto superare grandi ostacoili e forse anche per questo ci siamolegati di più l'una all'altro. Da qualche mese, forse troppi, le cose nonsono andate più come prima. I suoi sentimenti sono venuti fuori pochissimo, atal punto che ho pensato spesso che lui non mi amasse più. Fin dall'inizio abbiamo costruito un rapporto in cui c'era poco spazio per glialtri e pertutto ciò che ci circonda. Lui era tutto per me e per questo ero gelosa ditutto anche delle banalità. Ho avuto sempre paura di essere tradita e l'ho ossessionato con le mie gelosia. Capivo che c'era qualcosa che non andava innoi ma la paura di rimanere senza lui non mi ha mai portato ad affrontare ilproblema. Fino a quando qualche giorno fa mi ha tradita. Era fuori per lavoro eha fatto quello che gli avevo pregato mille volte di non fare. Ho scopertosubito quello che era successo. Mi ha raccontatto come è andata e sono rimastascioccata. Lui ha organizzato l'incontro con questa persona chiaro di quello che voleva. Quindi non si tratta di nu secondo in cui ha perso il lume dellaragione ma di una cosa ragionata! Mi ha detto che non è andato oltre due baciperchè gli sono comparsa davanti gli occhi e da subito se ne è pentito. Ci sonostati diversi messaggi e telefonate dopo (di cui non so l'argomento) ma nessunaltro incontro. Ora è pentito, non si spiega come sia potuto accadere e che siè reso conto in quel momento di amarmi ancora e che voleva stare ancora con me. Io sto soffrendo molto perchè credo nel rispetto e nella sincerità e il solfatto che lui abbia potuto pensare di stare con un'altra mi ferisce profondamente. Mi ha chiesto il suo perdono e mi dice che tornerà tutto come all'inizio se non meglio perchè adesso ha ancor di più la coscienza di amarmi. Io vorrei credergli, vorrei che tutto potesse riiniziare e andare meglio dellaprima volta ma ho terribilmente paura. Che fare? Fidarmi ancora? aiutatemi

NON SOPPORTO DI NON VEDERLO

Età: 20 Buongiorno. Vivo una relazione con un ragazzo di 6 anni più grande di me. Ha avuto problemi di depressione dovuti a una personalità lievemente schizoide e problemi di droga, da cui è faticosamente uscito, senza peraltro riuscirci del tutto. Io lo adoro, certe volte è l'uomo perfetto e non vorrei niente di più dalla vita. Altre volte è cattivo, irritabile, scontroso,non mi chiama e vede i suoi amici di quel brutto giro da cui era uscito. Lascia il lavoro o si fa licenziare e mi parla come se fossi una scocciatura per lui. Stavamo per sposarci e volevamo dei bambini. Ma io mi chiedo, quale futuro con un uomo che ogni tanto fa così? Perchè lo fa? Come devo fare? Lasciarlo, non se ne parla, lo amo troppo e non potrei sopportare di non vederlo per un giorno intero.... Ma certe volte vorrei strapparmi il cuore e gettarlo lontano. Ho innegabilmente bisogno di una mano. Grazie per quanto potrete dirmi. E.

ISTINTO DA CROCEROSSINA

chia Età: 24 Salve,mi chiamo Chiara. E' finita da circa 4 settimane una storia che mi ha attanagliato e distrutto per più di 3 anni,una storia che mi lacerava dentro e che io lasciavo mi lacerasse, che ha avuto i suoi alti e bassi,ma che io, per uno stupido istinto di "crocerossina" ho voluto portareavanti.Ho sofferto come non augurerei mai a nessuno di soffrire,ho pianto tantelacrime e ho pregato tanto perchè qualcuno mi strappasse di dosso questo "diavolo" che avevo dentro...alla fine ne sono uscita .Sono qui a scrivervi,per cui ancora viva,ma quello che non riesco a capire è seil mio cuore è ancora sano,se di lui non è che rimansto qualche rimasuglio cheio mi trascino dentro.Ho conosciuto un\'altra persona,un bel ragazzo,simpatico e che a modo suo,nonconoscendo da che tunnel vengo fuori,prova a starmi accanto,come può startiaccanto una persona che non ti conosce per niente del resto,una persona ancheleggermente spaventata da te.Non riesco ad aprire più il mio cuore,sono comeimmobilizzata difronte a quelli che potrebbero essere dei nuovi sentimenti,ogniuscita è un\'occasione per ribadire a me stessa che "vengo presa in giro", che "da domani non lo sentirò più,è meglio troncare subito...",ogni momentoripeto a me stessa che io ormai ho un macigno al posto del cuore,che sono statacome prosciugata nell'animo da una persona che anche ora che è lontana dame,continua a rovinarmi la vita.Devo ammettere che questo ragazzo con cui esco non aiuta molto,non sente lanecessità di "definire"(come dice lui) le nostre uscite,è come se per luitutto ciò che potrebbe portare ad una "storia seria",fosse la parte più eccitante,da viversi con leggerezza.Ma io non cerco questo,io ho bisogno disentire almeno per una volta,che di qualcuno posso fidarmi. Da qui nasce il mio trattenermi,la mia sfiducia e la mia freddezza,quasi raggelante.Eppure io non sono questa...Che cos'ho? Quando guarirò del tutto da questo cancro che non vuole staccarmisi di dosso?....ho paura che non guarirò più!...Grazie Chiara