Semplicementelaura Età: 24 Mi tormento e non so cosa fare. Nove anni fa conobbi un ragazzo, faceva parte del gruppo di amici che iniziai a frequentare, mi accorsi quasi subito che mi piaceva molto ma in poco tempo avevamo stretto una bellissima amicizia. Ho sempre pensato che lui sapesse e intuisse il mio grande interesse ma ho sempre avuto troppo paura per dirglielo. Avevo paura di perdere la sua amicizia, avevo paura che si allontanasse da me. Poi molto lentamente e col tempo per una serie di vicende mi avvicinai sempre di più al suo migliore amico e ci mettemo insieme. Lui era il "bravo ragazzo" e mi riempiva di attenzioni. Col tempo me ne innamorai,divenne tutta la mia vita. I loro rapporti si affievolirono e anche i miei con lui (senza apparente motivo). Lui si fidanzò e io lo vidi sempre meno e smisi di pensare a lui .La mia storia durò 5 anni, poi un giorno il mio ragazzo mi disse che non mi amava più e il mondo mi crollò addosso. Per due anni sono stata malissimo, smisi di vedere o sentire tutti gli amici in comune(che per me erano i soli) e cercai di costruirmi una vita tutta mia. Dopo circa due anni appunto ricominciai a pensare a quel ragazzo a cui avevo rinunciato senza dirgli nulla. Non sapevo neanche io cosa provavo o cosa volevo sapevo solo che lo rivolevo nella mia vita.Decisi di chiamarlo e ricominciammo a vederci. Stare con lui mi rendeva felice,sempre di più.Le nostre uscite però erano sempre molto strane,ambigue, con mille frasi lasciate in sospeso, troppe cose sotto intese e la paura evidente di entrambi di sbilanciarsi.Una sera ricordando i vecchi tempi lui mi disse che le cose non sarebbero dovute andare in quel modo, che lui si rese conto di amarmi solo quando ormai ero diventata la ragazza del suo migliore amico. Io non riuscii a dire nulla ma su quelle parole mi sono tormentata per mesi. Continuammo a vederci lui non si sbilanciava sul presente ma cercava di "spingere" me a farlo, con provocazioni e chiedendomi mille volta cosa provassi davvero per lui perchè l'avevo ricercato cosa davvero volessi. Così una sera sono corsa da lui e senza prendere fiato gli ho detto che era molto più che amicizia quello che provavo (non sono riuscita nonostante lo volessi a dirgli che ero innamorata persa di lui) ui mi baciò (il nostro primissimo contatto fisico) mi chiese di provare a darci una possibilità e facemmo l'amore. Erano le parole che aspettavo da 9 anni mi dicesse e da quel momento ci ho creduto davvero. Lui ha mille problemi,è una persona cresciuta in comunità senza genitori, a cui nella vita sono successe davvero molte cose tristi e difficili da sopportare è una persona che ha sempre fatto fatica a credere belle persone a fidarsi e a darsi completamente, si è sempre costruito una sorta di muro che potesse difenderlo. Ma da quella mi sono illusa di potergli regalare quella serenità e quella gioia che la vita gli aveva privato.Ho creduto che si lasciasse amare e mi amasse altrettanto. Dopo un paio di mesi una telefonata mi ha fatta tornare alla realtà,mi ha detto che voleva chiudere col passato e con tutti coloro che ne facevano parte mi ha chiesto di non cercarlo più. Lo stesso ha fatto con gli amici. Sono passati tre mesi e non l'ho mai più cercato ma la verità è che stò male da morire. Ho troppe domande da fargli e non riesco ad accettare che lui mi abbia escluso in questo modo. Lo voglio nella mia vita a qualunque costo e non so chiudere questa porta ma allo stesso tempo anche se vorrei ho paura a cercarlo ho paura di avere la conferma che per lui sia definitivamente chiusa.
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