domenica 14 ottobre 2007

TESTIMONIANZE VARIE

MICIA84 Età: 23 SONO FIDANZATA DA 4 ANNI NON SONO SEMPRE FELICE DELLA MIA STORIA LUI POCHE VOLTE E AFFETTUOSO MI DICE CHE E' CARETTERE IO NON LO SO SE CREDERCI ANCORA. TI SPIEGO PASSEGGIAMO INSIEME PER STRADA LUI DA NA PARTE E IO DALL'ALTRA NON MI DA NEMMENO LA MANO SPESSO GLIELA DEVO CHIEDERE; CONVIVIAMO DATRE MESI NEL LETTO SOLO QUANDO VUOLE AVERE RAPPORTO LUI SI AVVICINA ALTRIMENTI SONO IO AD ABBRACCIARLO, COCCOLARLO E NON SEMPRE GLI FA PIACERE SEMBRA CHE GLI DIA FASTIDIO;SE LITIGHIAMO ANCHE PER STUPIDAGGINI MI LASCIA E SE POI GLI CHIEDO IL MOTIVO LUI MI DICE NESSUNO SOLO CHE VUOLE STARE DA SOLO.IO STO MALE A VOLTE HO ANCHE PAURA DI PARLARE O FARE LE COSE PER NON LITIGARE CON LUI. VORREI CAPIRE COSA GLI PASSA PER LA TESTA UN GIORNO MI DICE CHE SONO TUTTO PER LUI E L'ALTRO IL CONTRARIO.
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iolatede Età: 25 Ecco il mio problema.ho avuto in fidanzato per tre anni.avevano dei problemi....ci siamo lasciati...subito ero stanca di tutto e mi sentivo non dico bene ma strana...dopo 10 giorni hanno diagnosticato un tumore cerebrale a mia madre e sono andata in para...ma non l'ho cercato per tornare insieme...avevo il cuore e la mente offuscati..e ora a tre mesi di distanza io so di amarlo...lui è andato avanti dice che non mi vuole più.io non ci salto fuori. è tornata la bulimia...è tornato il disturbo del sonno...è tornato tutto.io davvero sento che affondo se LUI non mi tende la mano.
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Età: 18 Sono una ragazza di 18 anni,fidanzata da due e mezzo con un ragazzo di 21, maturo, dolce...forse un pò arrogante che non riesce però ad accettare il fatto che io abbia già avuto la mia prima volta con un altro ragazzo...è gelosissimo di me e si vede che ci tiene ma non mi dimostra i suoi sentimenti e questo mi fa tanto soffrire...ogni volta che litighiamo non perde tempo a rinfacciarmi il mio passato..alcuni periodi è dolce e premuroso,altri mi tratta come un'estranea... non riesco a fare a meno di lui ed è per questo che spesso giustifico o assecondo i suoi desideri, come quello di lasciarmi a casa la sera per uscire con i suoi amici, che non considero però assolutamente sbagliato,mentre io rimango a guardare la tv senza uscire con le mie amiche per non litigare...non so che fare...non voglio lasciarlo,ma non voglio neanche sottomettermi o farmi criticare per qualcosa che ho fatto mache non considero tanto brutta
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SALVE SONO UNA STUDENTESSA CHE DALLO SCORSO ANNO VIVE FUORI CASA LONTANA DALLA FAMIGLIA. PENSO DI NON AVERE UN CORRETTO APPROCCIO NEI CONFRONTI DEL CIBO, E SOPRATTUTTO NEI CONFRONTI DEI DOLCI.NON PENSO DI ESSERE GRASSA MA HO PAURA DI DIVENTARLO E DI CONSEGUENZA SPESSO MI CAPITA DI CONTROLLARMI SENZA PERò MAI SALTARE I PASTI.MENTRE PRIMA IL CIBO POTEVA ESSERE SOLO MARGINALMENTE UN MIO PROBLEMA,ORA INVECE MI CAPITA DI PENSARCI SPESSO.DI SERA SOPRATTUTTO DOPO CENA SUBENTRA IL DESIDERIO DI MANGIARE QUALCOSA DI DOLCE, E A VOLTE MI èCAPITATO DI ABBUFFARMI PROVANDO DOPO UN SENSO DI COLPA.A VOLTE RIENTRAVO A CASA PROPRIO COL PENSIERO CHE AVREI SOLO STUZZICATO MA POI MANGIAVO VELOCEMENTE COSE DIVERSE.QUANDO DOPO CI PENSAVO PROVAVO UN SENSO DI DISGUSTO VERSO QUESTA MIA MANCANZA DI CONTROLLO.QUELLO CHE MI FA PAURA è PROPRIO QUESTA MIA INCAPACITà A DIRE BASTA..PERCHè UN PICCOLO QUANTITATIVO MI AUTORIZZA AD ABUSARNE E PENSARE CHE POI L'INDOMANI NON CAPITERà PIù.RIUSCIRò MAI A SUPERARE QUESTO PROBLEMA E COME POSSO RISOLOVERLO?

SFERA AFFETTIVO/EMOTIVA E CIBO

Principessa Età: 19 Salve. sono una ragazza che ha appena finito gli studi e ad ottobre inizierà una scuola della durata di 2 anni. La mia situazione familiare non è delle migliori: i miei litigano da quando sono piccola e sono rimasti insieme solo per amore mio e di mio fratello maggiore; ora è solo questione di mesi e i miei si separeranno. La cosa non mi turba, anzi mi solleva, finalmente la guerra avrà fine. Comunque non ritengo i miei genitori responsabili del mio male perchè mia madre mi ha sempre coccolata e tenuta sotto una campana di vetro dato che ho avuto problemi sin dalla nascita, mio padre dimostra il suo affetto a suo modo anche se i rapporti tra noi due non sono come una volta(mio padre non ha mai picchiato nessuno, in compenso ha sempre alzato la voce e spaccato qualcosa quando litigava con mia madre. Ora non rompe più niente anche se a causa del divorzio ogni pretesto è buono per gridare e insultare mia madre(Lui sostiene che la ama ancora, mia madre no enon la biasimo)), e il mio fratellone stravede per me. Il fatto di essere la più piccola e femmina, tuttavia, non è stato proprio una vantaggio. La ragione di questa richiesta è legato sia alla sfera affettiva/emotiva, sia al cibo; purtroppo le cose sono indivisibili. Da quando il mio metabolismo è cambiato alterno periodi di "pesoforma" a periodi di "sovrappeso". Solo che ora non ce la faccio più! Ho sempre fatto diete Fai da te, con il risultato che quandomi risentivo di nuovo triste e sola, non solo recuperavo i chili persi, ma ricevevo anche il Bonus! Fino a quando lo scorso Maggio mia madre mi ha portata all'ospedale Niguarda di Milano ed ha funzionato: ero riuscita a raggiungere il peso che avevo sempre desiderato. solo che verso Dicembre ho riniziato asentirmi depressa; ho messo al corrente mia madre solo che all'ospedale l'aiuto psicologico lo danno solo a quelli che pesano più di 100 Kg, quindi io in quattro e quattrotto sono di nuovo in sovrappeso, triste e depressa. Non ho più la forza, la determinazione e la costanza che avevo una volta: per un paio di giorni mi sento meglio e riesco a fare la dieta, ma immediatamente ricado nel nervosismo e nella depressione. Mi sono isolata dal resto del mondo. Ho avuto qualche ragazzo, ma non erano mai quelli che mi piacevano, mi mettevo con l'oro solo perchè sentivo il bisogno di avere una storia, di avere l'amore; una volta ero perfino sicura di essermi innamorata, ma quando è finita ho capito che ero solo innamorata del mio desiderio di amore. Almeno prima avevo sempre un'amica al mio fianco a sostenermi, a tenermi occupata così da non pensare al mio bisogno di avere un ragazzo fino a che la mia ex-migliore amica non si è innamorata di me diventando ossessiva, possessiva, gelosa, ect. ect.ed io ho rotto tutti i legami con lei e col resto del mondo. Io non so beneperchè non riesco mai ad avere rapporti sani, perchè sento sempre questo vuoto dentro di me, questa fame d'amore e perchè sostituisco tutto il mio stato d'animo (nervoso, solitudine, tristezza, angoscia, depressione) con il cibo, ma se c'è una spiegazione a tutto ciò, vorrei tanto saperla! Vorrei tanto trovare una soluzione definitiva, senza più ricominciare sempre da capo, sono stanca di ricominciare, vorrei dipendere esclusivamente da me stessa. Ho letto il libro della Norwood (donne che amano troppo) e mi sono rivolta a una persona per cercare di capire qual'è la causa di tutto questo, tuttavia vorrei sapere se a milano esistono gruppi di sostegno per le persone che dipendono dal cibo, tipo gli Alcolisti Anonimi e se lei può darmi qualche consiglio o aiuto.Grazie mille per la sua attenzione Principessa
A Milano di centri e gruppi per i disturbi alimentari ne esistono di diversi. Può chiedere maggiori indicazioni alle stesse strutture dell'ospedale Niguarda. Altre indicazioni le trova sul seguente blog http://blog.libero.it/bricioledipane/ Saluti

HO CONOSCIUTO L'AMORE

persa ma viva Età: 16 Sono una ragazza di 16 anni, troppo pochi forse per parlare di amore e affetti emotivi di qualunque genere. fatto sta che vorrei raccontare a qualcuno la mia storia, e credo che questo sito mi abbia dato questa possibilità... due anni fa scelsi di frequentare un istituto tecnico, frequentato soprattutto da ragazzi (chiarisco il fatto che non l'ho scelto per questo).pochi mesi dopo cominciai a provare qualcosa verso un mio compagno, l'unico che non vestiva alla moda (come tutti gli altri), che se ne stava per i fatti suoi, e che aveva un'ottima media scolastica. Aspettai molto prima di dichiarargli il mio sentimento, decisi infatti che prima ne avrei parlato con qualcuno. Ne parlai proprio con uno dei suoi amici di paese, pensando che fosse la persona adatta. La notizia si diffuse anche ad altri compagni, ma lui non si accorgeva di niente.Solo ad aprile (quindi dopo 6 mesi dall'inizio della scuola) durante la gita scolastica, i miei amici decisero di aiutarmi a rendermi felice e parlarono con lui. Non riesco adesso a giudicare se questo fu una buona cosa o non, in fondo l'interesse era mio. era compito mio parlare con lui. Comunque dopo quella fatidica gita, a scuola i rapporti tra noi migliorarono: sedevamo vicini, ci incamminavamo dalle corriere alla scuola insieme. Un giorno (un giorno che non dimenticherò mai) decisi di fare qualcosa, qualcosa di grande. Durante la nostra solita "passeggiatina" verso la scuola...io lo baciai...si, lo bacia davanti a tutti, fregandomene di chi poteva passare in quel momento. la mia mente era piena di lui, e non c'era posto per la vergogna e la timidezza. stavamo insieme. il mio sogno si era realizzato, e ringraziavo ogni giorno Dio o chi da lassù mi doveva volere proprio bene! Purtroppo la scuola stava per finire e rimanevano pochi giorni per stare insieme. Arrivo l'estate, ma la mia passione non smise di invadere il mio corpo tutte le mattine al risveglio. Ero felice. Passarono i giorni e le settimane e purtroppo ad agosto i rapporti tra noi erano quasi inesistenti. Ma rimasi in silenzio, invasa ancora dalla gioia di amare un ragazzo splendido come lui. Ma una notte decisi che non riuscivo più a far finta di niente e...gli confessai il mio disappunto su tutta la storia (il fatto che non ci sentivamo più mi distruggeva). Da quella notte non ci sentimmo più, fino all'inizio della scuola. Rivederlo dopo tanto tempo mi fece uno stranissimo effetto...lo amavo più di prima! E pensavo che dopo esserci chiariti, tutto sarebbe tornato come prima. L'eccitazione della mattina sparì completamente all'uscita di scuola, quando lui mi disse che non voleva avere un altra storia con me, che c'avevamo provato ma qualcosa non avrebbe funzionato. Tutte le mie convinzione, i miei cardini si distrussero in un respiro. Da quel giorno non ero più me stessa. Cambiai comportamento con lui e con gli altri. Anche il fatto che eravamo nella stessa classe era dolorosissimo, ed ogni giorno era una lottacontinua tra il mio cuore e la mia mente. Provai più volte un riavvicinamento,ma fui sempre respinta. Tornavo a casa, e piangevo. Fino ad adesso sembrerebbela classica storia d'amore adolescenziale. E invece comincio a capire, adesso,che a distanza di tempo, i miei sentimenti verso di lui non sono mutati.Comincio a percepire qualcosa di sorprendentemente speciale il mio sentimento,che comincio a chiamare "amore" (chisà con quali diritti). Adesso non siamopiù nella stessa classe, pensavo che questo mi avrebbe facilitato le cose, mapoi lo rivedo all'uscita e sento che il cuore comincia a prendere un ritmodiverso, mi sento morire: cose che provo per due anni di seguito. Ormai è chiaro che lui è altrove e mi ha lasciata da sola in questo lambo di terra solitaria, e mentre lui ha già un nuova vita (fatta di amici e forse anche di amori), io resto ancora qui ad aspettarlo. Non riesco a staccarmi da lui, che è la cosa che mi fa soffrire di più al mondo. é un pò come dire che non vogliostaccarmi dalla sofferenza, che fa parte di me, e che il mio soffrire in fondomi fa stare bene..è la mia dose di ma l'essere, e deve essere presa aintervalli regolari. Continuo a sperare...e questo mi distrugge, mi lacera, mi spezza l'anima, quest'anima che è già malandata di suo. Non vedo altriorizzonti che lui. E più cerco di scacciare il dolore, più lo ricerco. Paragono il mio amore ad una droga. Fa male ma la desideri più di ogni altra cosa...Inoltre sono diventata molto sensibile ad ogni forma di dolore e sofferenza (amorosa e non). Ci vuole un niente per farmi singhiozzare..non so se sia un bene o un male..so solo che sono chiusa in un vortice, e non so se ne usciròmai. Solo lui potrebbe salvarmi...credo di aver conosciuto tutta l'essenza di uno dei sentimenti più nobili e gentili dell'universo: l'amore.

FIDANZATI-BAMBINI

arabafenice Età: 20 Ho vent'anni. Quand'ero piccola credevo che avere 20anni fosse una conquista, che a vent'anni avrei avuto la mia vita sotto controllo, avrei saputo cosa volevo fare e diventare. E invece i vent'anni sono un età critica, di confusione e sofferenza. Dopo lotte continue con le famiglie dei miei genitori, ci siamo distaccati da entrambe. La storia della mia famiglia (eccettuato il nucleo familiare, compostodi altre 3 persone oltre me) è una storia di ipocrisia e cattiverie. Ma non è il caso di parlarne qui. Il punto è che dopo essere stata tradita dai miei stessi parenti, quelli con cui ho condiviso l'infanzia, mi ha resa più diffidente nei confronti del mondo esterno. E quando ho deciso di riprendere a fidarmi, sono stata tradita di nuovo. Ho vissuto una storia tormentata con un ragazzo durata quasi tre anni. Dopo sei mesi di distacco, ho ripreso ad amare. Di un amore folle, sincero. Un amore raro, basato sulla condivisione di valori, stima reciproca, passione. Dopo sei mesi di questo amore da favola, io e il mio ragazzo siamo stati lontani tre settimane, cosi che entrambi potessimo passare l'estate con le rispettive famiglie. Lui ha 19 anni, ed ero la sua prima ragazza. Questo perchè era molto timido, insicuro, solitario, alquanto in sovrappeso, e mi ha conosciuta nel momento in cui aveva perso quei 25 chili che gli stavano rovinando la vita sociale. Probabilmente ha sempre creduto che se fosse stato grasso non mi sarei mai innamorata di lui. Stupido. Ad ogni modo, da che era un ragazzo gentile, rispettoso e di una timidezza disarmante, io l'ho reso forte e deciso. Gli ho dato sicurezza. E così ha cominciato a gestire una vita sociale più attiva, come è giusto a 19 anni. Prima che il mio ragazzo, era il mio migliore amico, e io la sua migliore amica. Durante queste tre settimane lontani però, è andato a letto con un'altra, una ragazza di quasi 30 anni. Non sono contraria a priori alle differenze d'età, ma in molte cose io che ho vent'anni lo trovavo immaturo.. mi sembra strano che una trentenne possa aver provato tutto questo interesse per lui. Questo perchè a 19 anni un ragazzo è solo un ragazzo, mentre a 30 anni una ragazza è donna a tutti gli effetti. Ha bisogno di un uomo accanto, non di un ragazzino. Ma se era stata solo una scappatella di sesso, tenendo conto che non aveva avuto esperienze prima di me e magari non aveva saputo controllare le sue pulsioni, vista l'inesperienza, l'avrei perdonato. L'ho perdonato. Ma mi ha tenuta in sospeso un mese, indeciso tra me e lei. Ora stanno insieme. Mi ha mollata in malo modo. Mi ha chiesto di restare amici, di continuare a vederci. Come una scema gli ho detto di si. Nel momento in cui poi si è confrontato con lei, gli ha chiesto di non vedermi mai più. E lui ha ubbidito. Ho passato settimane nella più cupa disperazione. Credevo di non farcela. Solo ora sto cominciando a riprendermi. La delusione d'amore l'ho superata. E'quella umana che non va giu. Nel frattempo ho preso informazioni su questa donna, e ho i miei motivi per credere che voglia "incastrarlo", essendo un ragazzo benestante e di buona famiglia nonchè, talvolta, un pò immaturo e "influenzabile". Ha subito un plagio. Parla con parole che non gli appartengono. E, cosa peggiore, mi tratta male. Io che sono la "parte lesa". Si sta allontanando da tutti gli amici, lei lo sta mettendo contro i suoi stessi genitori. Lui che aveva un affetto sfrenato per sua madre, da quando sta con lei le mente ogni giorno. Non l'aveva mai fatto. Tutte le persone che lo conoscono mi dicevano che era un ragazzo d'oro, il classico ragazzo da sposare... ora è l'opposto. Ha cambiato persino modo di vestire e di portare i capelli. Sembra più grande. Forse lei si vergogna di portare a cena con i suoi amici trentenni uno sbarbatello di 19 anni. Fatto sta che l'amo. So che dovrei odiarlo, e invece lo amo. Ma forse amo quello che lui era prima, ciò che è diventato adesso non mi interessa.Ma com'è possibile cambiare personalità in 3 settimane? Quello che ho scritto è sintetico.. insomma, seppure avessi scritto 20 pagine non avrei reso l'idea di quanto lui sia cambiato. Dovrei guardare avanti, e invece ogni volta che squilla il telefono spero che sia lui. L'ultima volta che ci siamo visti mi ha detto che ha intrapreso una strada, probabilmente quella sbagliata, ma che non può più tornare indietro. E soprattutto che se si accorgesse che l'unica persona al mondo che possa renderlo felice sono io, non tornerebbe MAI con me perchè per la società sarei una di poco polso per aver perdonato una cosa simile. Ma mi ama ancora.Non so più cosa pensare.Credo che non voglia tornare con me perchè crede di aver rovinato tutto e non sa come tornare indietro...e sta con lei perchè lo comanda a bacchetta e gli impedisce di pensare con la sua testa. E ancora una volta mi ritrovo a fare da mammina a fidanzati-bambini, che quando mi abbandonano mi lasciano più vuota di prima. Lei cosa ne pensa? Il suo è un cambiamento temporaneo?La ringrazio

OSSESSIONATA DA QUEI PASSATI EPISODI

ROSSELLAMAGGIE Età: 22 Buona sera...è la prima volta che le scrivo ed è anche laprima volta che mi rivolgo ad uno psicologo. Partiamo dal fatto che oggi è per me una giornata NO, e di queste ne ho trascorse tante in questi ultimi 4anni...ossia da quando ho mi sono fidanzata con il mio attuale ragazzo. Egli prima di me stava con una ragazza la quale, anche dopo esser stata lasciata, e dopo aver saputo che lui ormai era impegnato con me ha continuato a contattarlo, in particolari occasioni gli portava regali, e ovviamente lo riempiva di mms con loro vecchie foto e di parole dolci. Un pò perchè mi veniva nascosto, un pò perchè ero troppo ingenua in un primo momento non mi sono mai lamentata. Però più il tempo passava, più iniziavo a rendermi conto che tale situazione non andava, e poichè il mio ragazzo in passato non ammetteva mai i suoi sbagli ho cominciato ad esser con lui violenta verbalmente e non solo(esempio gli ho stracciato maglia e bracciale da lei donato). Man mano, per farla breve le tel di questa di cui mi disturba anche pronunciare il nome, sono divenute sempre più sporadiche ma comunque ogni volta si innescava tra noi undiverbio. Crescendo io mi son calmata, e la situazione è mutata..lei finalmentenon c'è più tra noi, a parte un sms a natale ed onomastico(ovviamente solo daparte di lei) così come è capitato ieri..a distanza di mesi,anzi anni la sua presenza ancora mi infastidisce...e il problema è che io sono ossessionata da questi ricordi.. nonostante io stia da 4 anni con lui,ed ora è anche un periodo felice, non riesco ad accettare quei passati e negativi episodi...e a volte nonmi capacito come abbia fatto a non lasciarlo, anche se non mi ha tradito ( e diquesta ne sono certa)...Dottore,se la scrivo è perchè vorrei trovare un modoper scacciare via questi pensieri, pensieri che balenano alla mente anchequando studio e non credo sia giusto perdere tempo per tali cose, io sto davvero male, oggi sono stata tanto tempo a piangere...ripeto sto con lui, e civoglio stare però ancora non sono riuscita a perdonargli ciò che le ho appenaraccontato...forse perchè lui non si è mai "abbassato a me" a parte dirmi diaver sbagliato a darle corda, ma chissà perchè non credo lui lo dica perchè èrealmente dispiaciuto di avermi fatto soffrire (questa può essere anche una miaparanoia,lo so)!La ringrazio anticipamente se ha avuto la pazienza di arrivare fin qui...e non sapevo neanche se potevo mandare lettere del genere..ma tentar non nuoce!