martedì 1 giugno 2010

LUI NON MI AMA PIU'

Claire
Ho 21 anni, lui anche. Mi rendo conto di essere estremamente giovane e in questo momento poco lucida (sono passati solo 3 giorni dalla rottura definitiva) ma voglio comunque provare a mettere nero su bianco tutto la questione. Ci siamo conosciuti due anni e mezzo fa, ancora al liceo. Sembrava la tipica cotta da gita, io uscivo (e forse non sono mai uscita del tutto!) da un'altra storia di due anni, con una persona più grande di me e credevo di cercare solo una distrazione. Abbiamo passato un\'intera notte (era il mio diciottesimo compleanno) a parlare e si è subito rivelato un feeling incredibile. Tornati in Italia abbiamo iniziato a sentirci regolarmente e a scappare durante le ore di lezione per vederci. Una sera lui compare da me, usciamo e stiamo benissimo e inizia una storia lunga due anni e mezzo. Scopro di più sulla sua vita, particolari da brividi, almeno per me che sono cresciuta in una famiglia normale: I suoi genitori erano stati felici fino a un paio di anni prima, poi la madre aveva trovato un altro e il padre era stato malissimo sentimentalmente parlando, destino vuole morendo d'infarto di li a poco. Lui si è trovato con una madre con la quale quasi non parlava e senza padre a 17 anni. Comunque...mi racconta la sua storia e di li a poco scappa dalla nostra relazione dicendomi che non se la sente di veder crescere una cosa così importante. Torna sui suoi passi e dice di volerci provare...passiamo un anno straordinario, ci diplomiamo (con lo stesso voto) e scegliamo l'università. Lettere per me Geografia per lui, caso vuole si trovino esattamente nello stesso palazzo. Io sono stata terrorizzata per tutta l'estate dall'idea di perderlo con il cambio d'ambiente, di conoscenze, di orari, di persone ma alla fine tutto è andato per il meglio. Passa il capodanno e lui comincia a manifestare dei problemi, e li manifesta non facendo più l'amore con me. Io ho delle difficoltà enormi a parlarne perchè dall'altra parte trovo un muro di scuse senza senso. La cosa rientra da sola, e solo l\'altro giorno lui mi ha spiegato finalmente quale fosse il problema: non era più innamorato ne attratto da me, finchè, non si sa come, qualcosa l\'ha portato a innamorarsi di nuovo. Passiamo un\'estate bellissima, stando insieme tutto il tempo possibile, uscendo l'uno con gli amici dell\'altro conoscendoci profondamente, affidandoci l'uno completamente e incondizionatamente nelle mani dell'altro. Tutto prosegue per il meglio fino a questa primavera: facciamo grossi progetti, tra i quali decidiamo di andare in erasmus insieme e ci facciamo in quattro per ottenere la stessa meta; incredibilmente la otteniamo! Poi tutto si spegne. Smettiamo (un'altra volta) di fare l'amore, di vederci per il piacere di stare insieme, di essere sereni. Spaventata dal ricordo dell'anno precedente lo prego di spiegarmi qual'è il problema ma lui si giustifica fino all\'ultimo con un problema fisico suo, che nulla ha a che vedere con i sentimenti che prova per me. Ho vissuto un'inferno per due lunghissimi mesi cercando di darmi da sola risposte che non arrivavano mai...poi d'improvviso ho realizzato che il problema era tutt'altro: lui non mi amava più. Ho cercato di affrontare l\'argomento ma ho trovato l'ennesimo muro.
Una settimana fa, in preda alla disperazione, l'ho chiamato e gli ho spiegato io che è così: che lui non mi ama e che io non posso combattere questa battaglia da sola. Mi ha chiesto del tempo per pensarci. 3 giorni fa mi ha lasciata dicendomi "non sono certo di quello che sto facendo, voglio darti una risposta, voglio farlo più per te che per me perchè non ti meriti questo". Siamo due caratteri piuttosto forti, io non ho idea di come stia reagendo lui perchè non ci siamo più visti ne sentiti. Per me è uno schifo. Vivo in questo spiraglio di speranza che ha lasciato aperto e che non voglio! Voglio e devo mettermi in testa che è finita. Sono terrorizzata dall'idea di non farcela da sola, di non riuscire a uscirne come è stato per la prima storia, di impiegarci infinito tempo ed energie che neanche ho. Di farmi prendere dal rancore e dalla rabbia. Era la mia ancora in mezzo al mare, la persona su cui contare sempre, che qualunque sbaglio facessi era li per me, incondizionatamente. Mi sento naufragare e non trovo le forze di reagire (cosa che non è da me!).

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