piccolina Età: 22 Buongiorno, è la prima volta che scrivo on line per una consulenza con uno psicologo, misento un po a disagio e un po "stupida" le racconto un po di me ( tanto è poco visto la mia età ) sono una ragazza di 22 anni sono nata in una famiglia con un livello culturale medio-basso e con finanze basse oltre alle varie problematiche economiche, sono la maggiore su 3 sorelle. i miei problemi credono hanno inizio dai miei 7-8 anni circa, sono stata unbanìmbina molto vivace e sportiva, ho sempre ( e tutt\' ora) pratico sport.i miei genitore non hanno quasi mai partecipato alle mie iniziative sportive,ai miei risultati scolastici e scelte lavorative. insomma ho sempre fatto quasitutto da sola fin da piccola.le mie sofferenze maggiori iniziano a scuola, ho sempre sofferto perche i mieigenitori non partecipavano alle riunioni scolastiche ( molto molto raramente )alle medie andavo molto male ma non sono mai stata bocciata alle superioriandavo molto bene ma anche qui i miei non si impegnavano a venirea scuola aparlare con i professori a prendermi il libretto delle giustificazioni ecc.....per fortuna sono sempre stata molto conscenziosa e sapevo che andavo a scuolaper me stessa e che era mio dovere studiare per un futuro piu\' sicuro. lascelta dell\' istituto l\'ho fatta da sola e ora sono contenta perche\' lavoropresso una grande azienda per il turismo,sono in regola e stipendiata ( anchese non mi permette di comprarmi una casa purtroppo .all\'età di 20 anni sono andata a vivere da sola, perche\' non riuscivo piu\' astare con i miei, non ho un buon rapporto. inoltre mio padre se ne è andato dicasa dando la colpa a noi figlie che il rapporto tra mia madre e lui non andavaperchè non abbiamo fatto niente per salvarlo, io stavo entrando in depressionee avevo bisogno dei miei spazi.in questo tempo ma già quando vivevo ancora coni miei ho conoscito il mio attuale ragazzo di circa 12 anni più grande di me.dopo 6 mesi che stavamo insieme lui è partito per lavoro per 3 anni c.a etornava a casa solo ogni weekend.lui è indipendente vive da 6 anni da solo eio da 2.è un tipo molto razionale sicuro di se e molto concreto fedele almenocredo gli piace andare in palestra, dolce a modo suo.sono 4 anni che stiamoinsieme e gli ho chiesto di andare a vivere insieme visto che ora è tornato alavorare vicino casa anche se ogni tanto va fuori per lavoro.ma sono 2 anni chemi dice che non è pronto che per lui è presto e che anche io visto la mia etànon devo avere fretta nell andare a vivere insieme perchè ho una casa, cipossiamo vedere tutte le sere, perchè andiamo in palestra insime i finesettimana dormo sempre da lui e proprio per questo non dovrei avere motivo divolere adare a vivere con lui perchè tanto che cambia? mi dice sempre.è vero che molto spesso litighiamo perchè io non voglio che il venerdi sera luivada a ballare con gli amici è una cosa che non sopporto, perchè non sono maicontenta perchè non mi basta mai quello che mi da ( è quello che mi dice lui)si è vero che eè cosi ma perchè io non mi voglio accontentare delle cose chelui mi da piano piano. io ha lui ho dato tutto il mio cuore e me stessa parlosempre con lui gli racconto tutto e lui no.passiamo momenti belli insieme, iosono contenta semplicemente se lui viene a pranzo da me perchè ho piacere acucinare per lui, stare sul divano con lui, farmi abbracciare da lui ( non lofa spesso perchè è un un po orso.ma a me sta bene insomma a grandi linee il nostro rapporto va bene ma da parte mia inizia arompersi un po perchè voglio andare a vivere con lui mentre lui no. io sento ilbisogno di tornare a casa dal lavoro e trovare lui, cucinare per lui, farmicoccolare da lui la sera, andare a letto e svegliarmi con lui, non voglio piùstare sola a casa mangiare da sola e fare le mie cose da sola. ora sono stancadi pensare sempre a me stessa, non ne posso più è tutta la vita che pensosempre per me che vado avanti da sola con qualunque decisione.è ora di farlo indue.lui dice che si deve abituare a vivere in due, ad avere me che gli occupoil bagno, trovarsi le mie cose in giro per casa dice che le rimane difficile maio penso che sia solo una scusa, come si fa ad abituarsi a queste cose se nonci si prova? come posso convincerlo di andare a vivere insieme? lo so che sonogiovane ma ci sonostate tante cose nella mia vita che ora mi hanno portato nonha fare la 22 enne ma la 30 enne quindi che male c\'è se anche sono giovanesentirsi pronta per una convivenza?e che penso di avere una famiglia e sposarmi io credo che non ci sia niente di sbagliato in me ma la società mi butta giùtutti mi criticano perchè voglio queste perchè penso ad avere una famiglia e avoler fare la mamma!.grazie mille è un pom difficile spiegare la situazione per emaio quindi non so se sono stata comprensiva ho scritto le prime cose che mi venivano in mente .spero di riuscire a partecipare al vostro seminario a roma in dicembre.
3 commenti:
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Ti ammiro per la tua determinazione, credo proprio che il tuo fidanzato dovrebbe ritenersi più che fortunato ad avere una persona che lo ami veramente al suo fianco.Non si sta rendendo conto che sta dicendo no ad un lato dell'amore bellissimo, che ha tutt'altro sapore da quello del fidanzamento, bello in altro modo, che vale la pena di scoprire assieme..Se ti ama davvero parlatene ancora, aprigli il suo cuore e se ci tiene veramente credo che se non subito ma entro breve potrebbe anche cambiare idea..prova a colpirlo, iniziate a parlare di famiglia, in senso tenero e affettuoso, della possibilità di avere dei figli..la convivenza nell'amore è un nuovo punto di partenza, non un arrivo...
buona fortuna, un saluto..
è cio' che io cerco da sempre,sara' che anche io come te sono andato via di casa a 18 anni,ora ne ho 30 ed ho sempre mandato avanti la mia vita da solo. D'altra parte vivendo a 850 km da casa mia le cose o te le sbrighi tu o non te le sbriga nessuno. Ora ho un lavoro, una casa mia ma dopo anni in cui vivi da solo senti il bisogno di condividere tutto con un'altra persona quindi capisco benissimo cosa intendi. Di storie ne ho avute tante ma alla fine quando si parlava di vivere insieme c'era sempre un qualcosa che non andava bene, forse la paura di "tagliare il cordone", la paura di non saper gestire determinate situazioni non so. Fatto sta che uno puo' avere tutti i soldi di questo mondo,tutte le proprieta' che desidera ma se sei solo sei la persona piu' povera e triste che esiste. In bocca al lupo per tutto, ciao.
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